giovedì 15 settembre 2016

Piacenza, operaio travolto e ucciso durante un picchetto. Autista tir sfugge al linciaggio dei colleghi

Piacenza, operaio travolto e ucciso durante un picchetto. Autista tir sfugge al linciaggio dei colleghi
PS: Ecco una notizia che nessuno vorrebbe leggere...ma la ho postata "apposta" per tenere alta la prevenzione di tali atti nel mondo del lavoro...quello sudato e con i calli sulle mani!
Dopo la polizia che picchia chiunque contesta "il Renzipd", ecco i morti per le richieste sindacali assolutamente giuste per il rispetto di accordi. La tensione aumenta...sono nato nel '44: mi ricorda qualcosa di già vissuto che non speravo di rivedere più!
Fermateli, per favore...!
umberto marabese
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La vittima è un egiziano di 53 anni, padre di cinque figli. E' stato travolto dal mezzo mentre scioperava per il mancato rispetto degli accordi sottoscritti per le assunzioni a tempo determinato dei precari. La denuncia del sindacato Usb: "Ammazzateci tutti". L'uomo alla guida del mezzo fermato per omicidio stradale.
Travolto e ucciso da un tir durante un picchetto davanti all’azienda di logistica dove lavorava a Piacenza. Un operaio egiziano di 53 anni, padre di cinque figli, è morto alle 23.45 del 14 settembre nella sede piacentina del corriere espresso Gls mentre scioperava per il mancato rispetto degli accordi per le assunzioni a tempo determinato dei precari. L’autista del tir è stato fermato con l’accusa di omicidio stradale dopo essere sfuggito al linciaggio dei colleghi.....

La manifestazione sindacale era stata organizzata dalla sigla Usbche ha poi denunciato la morte del lavoratore. Secondo quanto riferito, erano presenti sul posto agenti per motivi di ordine pubblico e la scena si è svolta sotto i loro occhi. “Il conducente del camion che ha travolto e ucciso il nostro lavoratore”, ha detto Riccardo Germani di Usb, “è stato incitato a forzare il picchetto da un addetto vicino all’azienda. Gli urlavano ‘parti, vai!’ e quello è partito investendo il nostro aderente”. Secondo la ricostruzione della polizia, gli operai e i sindacalisti Usb avevano organizzato un’assemblea all’esterno del magazzino, in via Riva di Montale, chiedendo di essere ricevuti dal presidente del corriere espresso Gls. Mentre una delegazione stava incontrando i rappresentanti delle cooperative in un locale della società, un gruppo di lavoratori attendeva fuori l’esito del colloquio. La questura riferisce che “il lavoratore ucciso si sarebbe allontanato dal gruppo di colleghi in assemblea davanti al magazzino, dirigendosi verso il camion della Gls. L’autista, con in mano le bolle di consegna e chiuso nella sua cabina, lo avrebbe investito probabilmente per disattenzione”. Diversa la versione del sindacato di base Usb. Sempre secondo la polizia di Stato alcuni agenti che hanno assistito alla scena avrebbero “tentato di fermare il tir battendo invano sulla carrozzeria, mentre questo partiva a velocità sostenuta investendo il 53enne”.
Il gruppo di lavoratori in un comunicato ha denunciato le “gravi tensioni delle scorse ore”: “‘Ammazzateci tutti'”, si legge nella nota, “è il grido dei lavoratori della logistica di Piacenza. Un nostro compagno, un nostro fratello è stato assassinato durante il presidio e lo sciopero dei lavoratori della Seam, ditta in appalto della Gls questa notte davanti ai magazzini dell’azienda. Il gravissimo fatto è l’epilogo di una serata di gravi tensioni, l’Usb aveva indetto una assemblea dei lavoratori per discutere del mancato rispetto degli accordi sottoscritti sulle assunzioni dei precari a tempo determinato”.---

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