mercoledì 5 luglio 2017

Consip, Marco Lillo, "non indagato", ma perquisito per il contenuto del libro ‘Di padre in figlio’

Consip, Marco Lillo perquisito per il contenuto del libro ‘Di padre in figlio’

PS: Se non erro, ma lo stesso Marco Lillo aveva detto..." la giornalista e il magistrato non centrano niente con le informazioni sulla CONSIP...chiedetelo a me"...! Perchè non lo hanno fatto?
umberto marabese
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L'autore degli articoli sul caso Consip ha dovuto fornire file e messaggi contenuti nei suoi cellulari, compute, tablet e pen drive. L’inchiesta per la presunta violazione del segreto d’ufficio è nata sulla base di una denuncia-querela degli avvocati di Alfredo Romeo, l’immobiliarista napoletano al centro del caso Consip. Il giornalista del Fatto non è indagato.
Rivelazione del segreto d’ufficio avvenuta attraverso la pubblicazione del libro Di Padre in Figlio. Con questa ipotesi di reato la Procura di Napoli ha disposto la perquisizione di casacomputer e cellulari del giornalista de Il Fatto Quotidiano Marco Lillo, alla ricerca di tracce informatiche sull’origine dei suoi scoop sull’inchiesta Consip...
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http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/07/05/consip-marco-lillo-perquisito-per-il-contenuto-del-libro-di-padre-in-figlio/3707949/

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